Camera dei Deputati, 4 aprile 2011. Dibattito sulla prostata – evidentemente infiammata – dell’Assatanato di Arcore. La relatrice di minoranza del PD ha dichiarato che il noto Mostro si è reso responsabile di «atti eticamente e penalmente sensibili».
Vacilla, sotto la spinta degli eticamente corretti (ex stalinisti, ex fascisti, ex cattocomunisti, fondamentalisti cristiani e gentaglia varia), il già debole confine che separa peccato e reato. Per parafrasare il bravo cantautore siciliano, forse è venuto il tempo di rimetterci la maglia, e, già che ci siamo, il cappotto: forse i tempi stanno davvero per cambiare. In peggio, ovviamente, perché com’è noto il peggio non conosce limite. Intanto ho chiesto istruzioni al mio avvocato: meglio non lasciarsi trovare impreparati in caso di equivoche conversazioni telefoniche.
La voce del padrone eticamente impeccabile fa sapere che chi ha la coscienza tranquilla e non ha nulla da nascondere non ha motivo di preoccuparsi. Appunto! (La prostata di Silvio e gli eticamente corretti).
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