I leaders del regime «socialista con caratteristiche cinesi» ne sanno davvero una più del diavolo. In più, essi dimostrano una straordinaria capacità nel fondere insieme antico e nuovo per conseguire obiettivi economici e politici di assoluta importanza e di grande respiro strategico. La Cina: un Capitalismo con i controfiocchi, non c’è che dire. Di qui, l’ammirazione che tanti intellettuali e tanti economisti (un nome a caso: Loretta Napoleoni) non smettono di esibire nei confronti del Celeste Imperialismo, con il suo formicaio che da oltre tre decenni non cessa di sfornare merci a basso prezzo che invadono il mondo e plusvalore che ingrassa i capitali nazionali e internazionali, «privati» e «di Stato».
Ma ecco l’ultima genialata Made in China: la lotteria politica! Di che si tratta? Di questo: «Il Partito comunista cinese ha indetto una lotteria con tema politico: rispondendo correttamente alle domande sul Diciottesimo congresso si partecipa all’estrazione di un premio. Il quiz diventa allora strumento di diffusione dello spirito del Pcc» (G. Cuscito, Il Partito comunista cinese alla lotteria della comunicazione, Limes, 15/02/2013). In palio 5000 rmb, pari circa a 600 euro, «la mensilità di un colletto bianco cinese con almeno 3 anni di esperienza». Quanto guadagna un colletto bianco occidentale con almeno 3 anni di esperienza? La risposta occorre cercarla nel Grande Dizionario del Capitalismo 2.0, alla voce Delocalizzazione. Ma anche consultare la voce Competizione sistemica totale può aiutare a capire almeno il senso della domanda che «sorge spontanea». Ma non divaghiamo!

Traduzione: Competizione culturale sullo studio del diciottesimo Congresso del Partito. Ovvero: Studia e vinci!
Il quiz politico-propagandistico consta di una serie di domande assai suggestive, nel senso che suggeriscono all’aspirante vincitore della lotteria la risposta politicamente corretta – è proprio il caso di dirlo! Ecco un esempio (cito sempre Limes):
L’argomento del diciottesimo Congresso Nazionale del Popolo del Partito Comunista cinese è:
A) Tenere alta la grande bandiera del socialismo con caratteristiche cinesi, seguire le teorie di Deng Xiaoping, il principio delle “Tre Rappresentanze” e la concezione scientifica dello sviluppo; emancipare la mente, fare riforme e aprirsi; raccogliere le forze e unirsi per combattere incrollabilmente lungo la strada del socialismo con caratteristiche cinesi per costruire una società prospera.
B) Tenere alta la grande bandiera della teoria di Deng Xiaoping, attuare pienamente il pensiero delle “Tre Rappresentanze”, portare avanti la nostra causa, stare al passo con i tempi, costruire una società prospera e accelerare la modernizzazione socialista; lottare per iniziare una nuova fase per la causa del socialismo con caratteristiche cinesi.
C) Tenere alta la grande bandiera del socialismo con caratteristiche cinesi, seguire le teorie di Deng Xiaoping e l’importante principio delle “Tre Rappresentanze”; attuare pienamente il concetto scientifico di sviluppo, continuare a emancipare la mente, persistere nella riforma e nell’apertura, promuovere lo sviluppo scientifico e l’armonia sociale; lottare al fine di raggiungere nuovi traguardi nella costruzione di una società prospera. (Risposta corretta: A)».
Se ne ricava che per il Partito di regime non bisogna «lottare per» o «lottare al fine di», quanto piuttosto di «raccogliere le forze e unirsi per» bla, bla, bla. E anche questo forse la dice lunga sulle sue lotte intestine, come facevo notare, da ultimo, nel pezzo del 6 gennaio scorso. Evocare il concetto di lotta può forse oggi creare qualche apprensione nel Celeste Partito.
Un ultimo significativo esempio:
«In 90 anni di duro lavoro, il nostro Partito ha unito e guidato tutte le etnie del nostro popolo. La vecchia Cina, povera e arretrata, è diventata una nuova Cina, forte e prospera. Il grande ringiovanimento della nazione cinese mostra brillanti prospettive. Siamo molto orgogliosi della storia del nostro Partito e del nostro popolo; crediamo fortemente negli [segue spazio bianco riservato alla risposta] che il partito e il popolo hanno raggiunto; siamo estremamente consapevoli delle responsabilità storiche assunte dal Partito. [Opzioni].
A) convinzioni politiche
B) ideali e le convinzioni
C) obiettivi (Risposta corretta: B)».
Qui si coglie una preoccupazione storica della Cina, che si è acuita da quando la società cinese è entrata in un poderoso e violento processo di sviluppo capitalistico che ne ha stressate tutte le giunture sistemiche, comprese quelle afferenti la dimensione etnica e nazionale del grande Paese. D’altra parte non bisogna dimenticare che ai tempi di Mao i morti caduti negli scontri tra potere centrale e interessi etnico-nazionali “periferici” si contavano a milioni. La stessa strage di Piazza Tienanmen nel giugno dell’89 si spiega con le tensioni sociali e nazionali generate dal processo cui ho fatto cenno.
Sembra che per adesso la lotteria socialista con caratteristiche cinesi non stia avendo un gran successo, e tuttavia essa si segnala come «il preludio allo sviluppo di più raffinate tecniche di persuasione». Aspettiamoci di tutto, perché la creatività socialista con caratteristiche cinesi non teme il confronto con la creatività avvizzita del Capitalismo con caratteristiche occidentali. Purtroppo in Cina come in Occidente segna tragicamente il passo la creatività proletaria con caratteristiche di classe. Forse dovremmo organizzare una Lotteria Rivoluzionaria: di qui, l’esigenza di molto Capitale…
Vedi anche:
La befana socialista con caratteristiche cinesi.
Cineserie. Aspettando il Congresso del PCC.
Il “socialismo di mercato” cinese non è un ossimoro, è una cagata pazzesca!
Cina: ora per allora.