ANGELA E HORST

Angela-Merkel-youngGratta gratta, ed ecco venire alla luce il passato  politicamente “ambiguo” della Cancelliera di Ferro. Possibile? È quanto cerca di insinuare una nuova biografia, Das erste Leben der Angela M. (La prima vita di Angela M.), dedicata appunto alla vita di Angela Kasner, poi Merkel, nel lungo periodo (la nostra eroina è nata ad Amburgo il 17 luglio 1954) che precede la caduta del Muro di Berlino. Angela e la RDT: a quanto pare un rapporto tutt’altro che lineare e certamente ricco di lati oscuri. Almeno è quello che cercano di dimostrare gli autori della biografia uscita questa settimana in Germania, i giornalisti Ralf Georg Reuth e Günther Lachmann, i quali, secondo Welt Am Sonntag di Berlino, svelano che «i rapporti di Angela con il potere comunista non sono mai stati freddi come lei afferma».

Qui è appena il caso di ricordare che per chi scrive il regime della RDT non ebbe mai nulla a che fare né con il comunismo né con il socialismo, ancorché «reale», visto che la stessa Unione Sovietica, la madre di tutti i «socialismi reali», altro non fu che un Paese a Capitalismo di Stato (peraltro con una cospicua economia “informale”, cioè privata e illegale, che ne dilazionò il crollo) con una fortissima vocazione imperialista. Per questo quando leggo che «In seguito Angela ha studiato fisica all’università Karl Marx di Lipsia», nell’ordine: metto mano alla pistola, mi metto a ridere e penso al povero ubriacone di Treviri, il cui nome è stato appiccicato alle cose più ignobili. Chiudo la parentesi settaria.

Forse l’obiettivo della nuova biografia è mettere in discussione la verginità democratico-cristiana di Angela Merkel, la donna più odiata in Grecia e in qualche altro Paese della periferia europea, o dell’Impero tedesco, per usare il linguaggio guerrafondaio dei francesi. In realtà sembra che l’operazione sia riuscita solo in parte, quanto basta però a gettare benzina sulla già calda competizione elettorale tedesca.

vlcsnap26295A mio modesto parere, e sulla scorta delle poche informazioni che ho ricavato da Welt, è la figura del padre, Horst Kasner, che risulta assai più interessante e a suo modo emblematica di un’intera epoca, quella che portò i nazisti al potere in Germania e quest’ultima alla tremenda catastrofe bellica e post-bellica. Si legge nella biografia: «Suo padre Horst Kasner, pastore protestante che quello stesso anno [1954] si stabilì nella zona di occupazione sovietica con la famiglia, apparteneva proprio a quel giro di teologi per mezzo dei quali i dirigenti dell’Rdt intendevano realizzare la loro concezione politica di Chiesa. Di conseguenza i teologi, che nel socialismo vedevano una valida alternativa al capitalismo occidentale, nel 1958 fondarono a Praga un’organizzazione cristiana internazionale denominata Conferenza cristiana per la pace». In Europa in quel periodo andavano forte anche i «Partigiani della pace», “pacifisti” che pregavano con il viso rivolto verso il Cremlino.

In poche parole, l’abisso nel quale precipitarono i tedeschi, prima sedotti dal grandioso progetto imperialistico hitleriano e poi ridotti a reietti della Civiltà occidentale, a topi di fogna assoggettati al fuoco sterminatore delle democratiche fortezze volanti, non permise nemmeno allo Spirito divino di raggiungere quantomeno la parte “migliore” di quel popolo. «Non prestare orecchio ai predicatori di falsi paradisi»: il monito evidentemente non raggiunse Horst Kasner, il quale forse già negli anni Trenta aveva apprezzato la “dignitosa” miseria collettiva del popolo sovietico, non ancora “corrotto” dal consumismo e non avvezzo ai costumi “lascivi” della Germania weimariana, per non parlare della “corrotta” America, la tana del Demonio. D’altra parte, dopo i campi di sterminio nazisti persino i gulag stalinisti potevano apparire poca cosa a non pochi tedeschi desiderosi di espiare colpe collettive, perché il processo sociale, com’è noto, aiuta a relativizzare tutto. Persino l’orrore può avere diverse sfumature di nero. Di qui, la forza disumana del Dominio.

«Nell’autunno del 1989 il padre di Merkel organizzò nella sua scuola pastorale un convegno di fisici della Germania est intitolato Cos’è l’uomo?». Forse segno che alla fine qualche dubbio circa le passate illusioni “socialiste” s’insinuò nella teologica testa del pastore orientato a “sinistra”, il quale  peraltro cercò invano di spingere la promettente figlia verso il partito socialdemocratico. Probabilmente Angela avrebbe fatto carriera anche in quel partito.

Primo Levi intitolò il suo libro più celebre Se questo è un uomo, un titolo che può essere applicato con ancor più fondamento al libro della vita, anche a quella dei nostri giorni. La risposta alla domanda di Horst Kasner dovrebbe forse partire da qui.

8 pensieri su “ANGELA E HORST

  1. «Nell’autunno del 1989 il padre di Merkel organizzò nella sua scuola pastorale un convegno di fisici della Germania est intitolato Cos’è l’uomo?».
    Un pastore lo chiede ad un fisico: vabbè che la contaminazione interdisciplinare è di moda ma qui si esagera!

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  3. Pingback: LA CADUTA DI QUALE MURO | Sebastiano Isaia

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