«Se siete tentati di correre giù in strada gridando “L’Apocalisse è vicina!”, provate a ripetere a voi stessi: “No, non si tratta di questo. La verità è che non capisco cosa stia accadendo nel mondo”» (Yuval Noah Harari). E se l’Apocalisse fosse invece già arrivata, e da un bel po’, e noi semplicemente non ce ne siamo ancora accorti? E se invece avessimo fatto l’abitudine a convivere con l’Apocalisse? E se ci aspettasse la crudele fine della rana, la quale si accorge di essere immersa nell’acqua bollente solo quando ormai è troppo tardi per saltare fuori dalla pentola? E se fossimo già tutti bolliti (o fritti) “a nostra insaputa”? Forse è questo che dovremmo capire; forse dovremmo scendere in strada e gridare: «Fuggiamo da questo apocalittico mondo!» Ma forse è già troppo tardi, forse siamo già rane bollite. Fino a prova contraria ed escluso, naturalmente, chi legge – ma non chi scrive!