“CONTRO LA BARBARIE DELL’OBBLIGO VACCINALE”

Come un gregge addestrato, gli uomini restano
seduti tranquilli e in infinita pazienza (E. Canetti).

L’infinita pazienza è il cibo dei perdenti.

Oggi Giuliano Ferrara si schiera apertamente «Contro la barbarie dell’obbligo vaccinale». «Trattare le masse come fossero pecore destinate all’immunità di gregge è oltranzismo positivista che rischia di esasperare menti già di per sé confuse. Invece serve pazienza per persuadere le minoranze riottose. Ma come si permettono? L’obbligo politico, comunitario, è una cosa seria. Non c’è bisogno di essere libertari radicali per sapere che la sola idea di un obbligo vaccinale è barbarica. Fa parte di quelle cupe idiozie da cui siamo circondati» (Il Foglio). Con le «minoranze riottose» bisogna usare la carota della persuasione, non il bastone dell’obbligo, dice il giornalista di peso e di spessore. Contro l’«oltranzismo positivista» Ferrara si trova, a mio modesto avviso, dalla parte della ragione – soprattutto di quella “borghese”. Infatti, perché apparecchiare adesso una dura crociata vaccinica, che peraltro odora tanto di guerra ideologica, quando l’obbligo quasi certamente si affermerà col tempo nei fatti, oggettivamente, almeno se la gente vorrà lavorare, studiare, viaggiare, andare al cinema, entrare in un Ospedale e quant’altro. Più che di immunità di gregge, immunità del gregge.

In ogni caso il gregge è pregato di non creare problemi e di attenersi scrupolosamente alle istruzioni che riceverà dai governanti, assistiti come sempre dai preziosi consigli del Comitato Tecnicoscientifico. Il tutto ovviamente in vista del bene comune, il quale deve sempre prevalere sul bene individuale. Non c’è dubbio: in pace come in guerra, viviamo nel migliore dei mondi possibili! Forse…

Sulla questione rimando a un mio post del 14 giugno 2020:
OBBLIGO VACCINALE E ALTRO ANCORA
Leggi anche: Il Virus e la nudità del Dominio

9 pensieri su ““CONTRO LA BARBARIE DELL’OBBLIGO VACCINALE”

  1. Sul Corriere della Sera Pietro Ichino, noto giuslavorista ed ex senatore del PD, ha sottolineato che non solo si può rendere obbligatorio il vaccino, ma che «in molte situazione è previsto»: «L’articolo 2087 del codice civile obbliga il datore di lavoro ad adottare tutte le misure suggerite da scienza ed esperienza, necessarie per garantire la sicurezza fisica e psichica delle persone che lavorano in azienda, il loro benessere. La protezione del tuo interesse alla prosecuzione del rapporto cede di fronte alla protezione della salute altrui».

    «Il tema oggi dei giornali è l’obbligatorietà del vaccino. Sileri, che in genere apprezzo, sulla Stampa di oggi dice che se un italiano su tre non lo fa, si deve rendere obbligatorio. Per Ichino, poi, il datore può licenziare chi non si vaccina. Roba cinese» (Nicola Porro).

  2. Succederà questo, ci obbligheranno tutti a farlo. Si sono avverate le profezie tutte sul segno che ci metteranno, sul microchip, per renderci schiavi. 😔

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