Rassegna La Cina (non) è vicina. Badiucao – opere di un artista dissidente, a cura di Elettra Stamboulis, evento di punta del Festival della Pace, organizzato dal Comune e dalla Provincia di Brescia dal 12 al 26 novembre 2021.. Badiucao, ormai considerato il “Banksy cinese”, vive da anni in Australia.
«Il nome Badiucao (巴 丢 草) è stato adottato per proteggere la sua identità, che recentemente è stata scoperta dal governo cinese in circostanze quantomeno controverse. Badiucao utilizza una satira influenzata dalla pop art per rovesciare gli stereotipi degli apparati di propaganda del governo cinese. La critica del regime e il controllo di quest’ultimo sulla società cinese occupano un ruolo preminente nella sua arte» (Cina Oggi).
Dice Badiucao: «Sto vivendo un’esperienza speciale. Da anni cercavo di allestire una mostra, questa possibilità non mi era mai stata offerta a causa delle pressioni contro il mio lavoro. La richiesta dell’ambasciata cinese in Italia di cancellare la mia mostra dimostra che il governo cinese si comporta con la prepotenza tipica dei bulli. Tutto dipende dalla reazione della vittima. Più dimostri paura, più il bullo diventa aggressivo. Ma se immediatamente dimostri fermezza, il bullo cinese cessa di mettere in atto le minacce. Questo è accaduto: l’ambasciata cinese ha smesso perché è stata sconfitta. La lettera del’ambasciata paventa ripercussioni. Il governo cinese non sa come affrontare gli individui che non rispettano le indicazioni del potere, se non ricorrendo a minacce.
Si dice che i diritti umani vanno tutelati a livello universale, ma l’Occidente non si comporta in modo coerente, se ciò comporta la necessità di porsi contro la Cina. Non dovrebbero tollerare genocidi, violenze, soprusi. Da Tiananmen a Hong Kong. Anche se mi rendo conto che affrontare di petto il governo cinese potrebbe portare a una guerra globale. Tutti i governi dovrebbero agire in modo esemplare, come qui, e non cedere. Così siamo tutti timidi Davide di fronte a un protervo gigante Golia, ma se ci uniamo in un’alleanza tra democrazie possiamo combattere efficacemente il modus operandi del mostro cinese. I governi occidentali devono resistere alle pressioni e rifiutare i compromessi. Questa è la mia testimonianza. Come uomo, come artista e come militante dei diritti umani» (La Stampa).
La posizione di Badiucao mi offre l’occasione di dire quanto segue: a mio avviso i dissidenti cinesi fanno malissimo a lottare contro il regime dittatoriale cinese appoggiandosi sui regimi democratici dell’Occidente. infatti, entrambi i regimi politico-istituzionali sono al servizio dello stesso rapporto sociale di dominio e di sfruttamento: quello capitalistico. Dittatura del Partito unico (Partito Capitalista Cinese) e democrazia capitalistica sono due diversi modi di supportare lo stesso totalitarismo sociale: quello capitalistico, appunto. È sufficiente osservare la politica estera italiana nei confronti della Libia, per capire quanto falsa sia la propaganda sui “diritti umani” Made in Italy. Per non parlare di quello che sta accadendo al confine tra Polonia e Bielorussia!
Intendo dire che i dissidenti cinesi corrono il rischio, loro malgrado, di portare acqua al mulino dell’Imperialismo occidentale nella sua guerra sistemica (economica, tecnologica, scientifica, ideologica, militare) contro l’Imperialismo cinese. Caro Badiucao, abbiamo a che fare con lo stesso mostro sociale, a Est come a Ovest, a Nord come a Sud. Auspico insomma, e senza voler insegnare niente a nessuno, un maggiore spirito critico da parte dei dissidenti cinesi, ai quali comunque esprimo la mia solidarietà come uomo, come anticapitalista e come internazionalista.
Qui di seguito pubblico alcune immagini delle opere di Badiucao impreziosendole, diciamo così, con gli originalissimi e geniali adagi del Caro Leader Xi Jinping.
Attenzione per ogni foglia su ogni ramo.
I datteri più dolci pendono dai rami spinosi.
Dobbiamo sostenere la convinzione che le persone siano il corpo principale della società e soddisfare le aspirazioni del popolo per una buona vita.
Un Paese senza virtù non può prosperare.
Le famiglie sono la base di un Paese.
L’erba non può ripagare il beneficio del calore del sole.
Lasciate che l’universo sia pieno di integrità.
L’erba maligna dovrebbe venire estirpata completamente.
La conoscenza proviene dalla pratica. Un’ampia conoscenza favorisce un elegante comportamento.
Il talento è la regola universale del creato.
Mordi strettamente le montagne verdi e non lasciarle andare.
Se le scarpe si adattano, è noto solo a chi le indossa.
È il migliore dei tempi e il peggiore dei tempi.
Quando prevarrà la grande via, tutto il creato sarà una sola comunità.
Salite sul treno espresso dello sviluppo cinese.
Per crescere bisogna avere l’ardimento di navigare nel vasto oceano dei mercati globali.
Sulla storia e sulla natura sociale della Cina moderna rinvio ad alcuni miei scritti:
Tutto sotto il cielo – del Capitalismo; Chuang e il “regime di sviluppo socialista”; Sulla campagna cinese; Žižek, Badiou e la rivoluzione culturale cinese; Piazza Tienanmen e la “modernizzazione” capitalistica in Cina. Il ruolo degli studenti e dei lavoratori nella primavera cinese del 1989; Tienanmen! Pianeta Cina