LA RANA E L’APOCALISSE NUCLEARE

cq5dam_thumbnail_cropped_1000_563Se siete tentati di correre giù in strada gridando
“L’Apocalisse è vicina!”, provate a ripetere a
voi stessi: “No, non si tratta di questo. La verità
è che non capisco cosa stia accadendo nel mondo”.
Yuval Noah Harari.

Noi non affrontavamo un rischio da Armageddon
nucleare dai tempi del 1962 con Kennedy e la crisi
missilistica di Cuba.
Joe Biden.

Ora che è stata ampiamente sdoganata la possibilità di una guerra mondiale combattuta anche con il prezioso ausilio delle bombe atomiche (“tattiche” o “strategiche” che siano), la celebre tesi secondo la quale per la gente è più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo ha acquisito una precisa, quanto tragica, pregnanza e un’attualità che anche durante la fase più critica della crisi pandemica, con la conta giornaliera dei morti e dei feriti, nessuno aveva pensato potesse avere. Come salvarci in caso una bomba atomica malauguratamente esplodesse nelle nostre vicinanze? Fare gli scongiuri? Sperare nel Signore dei venti (come ai bei tempi di Chernobyl)?  Correre come fulmini dentro i comodi rifugi antiatomici che abbiamo (?) avuto l’eccellente e previgente idea di comprare? Insomma, che fare? Tutti i quotidiani oggi cercano di dare una risposta intelligente (cosa a dir poco ardua!) a questa terribile domanda che ovviamente circola anche in televisione, nei “social” e ovunque esista gente che vuole essere in qualche modo rassicurata – o da terrorizzare, dipende da cosa si vuol ottenere dalla cosiddetta opinione pubblica.

La soglia della nostra sopportazione psicologica si è dunque alzata ancora di un altro tot, e l’umanità rischia davvero di fare la fine della famosa rana che a furia di adattarsi alla temperatura dell’acqua messa a scaldare nella pentola, troppo tardi si accorge di essere stata bollita. È quel che accade quando si grida L’Apocalisse è vicina! senza capire che l’Apocalisse, qui intesa come immane catastrofe, è già arrivata, e da molto, troppo tempo. L’Apocalisse non è incombente: è in corso. Ciò che deve “arrivare” è piuttosto la fine di questo capitalistico mondo. Arriverà? Riformulo la domanda: la metaforica rana è ancora viva? è in grado di saltare fuori dal pentolone prima che sia troppo tardi? «Lo scopriremo solo vivendo». Appunto, solo vivendo…

dottor-stranamore-1«La Nato dovrebbe rendere impossibile alla Russia l’uso di armi nucleari, servono degli attacchi preventivi» (Volodymyr Zelensky). «Zelensky ha dichiarato la necessità di attacchi nucleari preventivi sulla Russia. Gli psichiatri educati dovrebbero eseguire una trapanazione preventiva del cranio su questo idiota» (Dmitry Medvedev). Diciamo pure che i protagonisti della tragedia non sono all’altezza della situazione. Ma potrei anche sbagliarmi. E di molto.

LA NATURA DELLA GUERRA IN CORSO IN UCRAINA

La dimensione mondiale del conflitto Russo-Ucraino

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3 pensieri su “LA RANA E L’APOCALISSE NUCLEARE

  1. Falsificazioni a mezzo stampa

    Pare che Zelensky non abbia parlato di un attacco preventivo contro la Russia di tipo nucleare. «La citazione riportata sui social è stata modificata da un media italiano nel titolo del proprio articolo aggiungendoci la parola “nucleare”. “Sono necessari attacchi preventivi in modo che sappiano cosa li aspetta se usano armi nucleari”, ha detto il Presidente ucraino Zelensky. Si tratta di un articolo pubblicato da Meteoweb.eu il 6 ottobre 2022» (Open).

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